Direttamente dal sud della Francia arriva un cavallino rustico, resistente e anche molto simpatico, il Camargue, che con la sua altezza massima di 150 cm è il re del territorio.
Prende il nome dalla sua terra d’origine, la Camargue appunto, la regione a sud di Arles, che rappresenta il più grande delta fluviale dell’Europa Occidentale. Circondata dai due bracci del Rodano, l’area è composta per un terzo da laghi o paludi. In tempi antichi questi cavalli erano utilizzati per guidare la mandria di tori verso la selezione dei tre esemplari di bovini che avrebbero partecipato alla course camarguaise.
Per via delle sue origini, questo cavallo ha un carattere molto determinato, è un vero leader. Per nulla aggressivo, è un animale molto docile ed affidabile, adatto infatti sia alla soma sia alla sella.
In Italia si può trovare il cavallino della Camargue presso la Riserva Naturale Foce dell’Isonzo. Con la sua alimentazione aiuta a conservare l’ambiente, a controllare la vegetazione e a incrementare la diversità degli ambienti.
Di statura piuttosto piccola, il Camargue ha una corporatura alquanto massiccia. Il tronco è abbastanza corto. I fianchi sono larghi e ben sviluppati, le spalle dritte e la groppa lievemente obliqua. È sostenuto da arti robusti e muscolosi. I piedi sono molto resistenti, in quanto questa razza ha dovuto abituarsi a passare molto tempo nel terreno umido e nelle acque paludose della sua terra d’origine. Con un collo largo, corto e muscoloso, il Camargue ha una testa piuttosto grande rispetto al resto del corpo, con una mandibola pronunciata e una fronte spaziosa. Il mantello alla nascita è molto scuro, grigio o baio, per filtrare meglio i raggi solari e mimetizzarsi nella vegetazione. Con l’età adulta poi si schiarisce fino a diventare grigio chiaro.
Docile ma protettivo, determinato ma affidabile, il Camargue domina sul suo territorio, come ogni leader che si rispetti.